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Nadia è amica della luce, la conosce intimamente, sa come si comporta quando incontra questo o quel materiale, ne conosce i rimbalzi, i guizzi, le carambole, sa come avvalersene per descrivere un oggetto, marcare un rilievo, saturare un colore. Ecco allora che per illuminare una scena ti capita di vedere un numero enorme di punti luce, ciascuno contribuisce per la sua parte, a volte infinitesima. Nadia non è amica dei cavi, e ce ne sono tanti in sala di posa: per le torce flash, i generatori, tra la fotocamera e il dorso digitale, tra questo e il computer; e lei ci inciampa, li rompe, ma non può farne a meno.
Danilo ama tutto ciò che è meccanico, elettronico, ottico. Adora costruire cose, ripararle, farle funzionare meglio o in maniera diversa: risolvere problemi. C’è un angolo in alto, nello studio, stipato di oggetti, materiali, attrezzi: è il suo nascondiglio segreto, pieno di meraviglie e di disordine. Lui sale i pochi gradini che portano al soppalco che lui stesso ha costruito e, dopo un po’, ridiscende con qualcosa in mano. Qualcosa che serve per il set o per agevolare il lavoro, qualcosa che si era rotto ed ora funziona di nuovo. Danilo non ama il disordine ma non può farne a meno.
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